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giovedì 12 settembre 2013

A cuore aperto

Da diverso tempo non scrivo un post un po' più personale. Oggi, sarà l'aria fresca, sento il bisogno di farlo. Forse quello che sto per scrivere toccherà alcuni di voi, magari qualcuno si sentirà coinvolto o anche solo immedesimato. In ogni modo io sono qui alla mia scrivania, Nicola sta dormendo, e mi trovo a riflettere. Settembre, il mio mese preferito, è ormai iniziato da giorni, ed ha portato come sempre un sapore di novità. Si riprende la routine, le giornate hanno una cadenza meno pigra e più regolare, le energie fiaccate dal caldo ritornano. Quest'anno il mio bimbo ha appena compiuto due anni, e ha iniziato il suo primo vero anno di asilo nido. Le mattine così sono scandite dai suoi orari, e per me è iniziata una fase di assestamento. Cinque ore in cui posso dedicarmi a tutto il resto, al lavoro, alla casa. Sto ancora facendo i conti con un misto di emozioni, l'orgoglio di vedere il mio bimbo che va dalle tate tutto contento e trotterellante, la rinnovata sensazione di liberà seguita immediatamente dal senso di colpa ancestrale che ti fa sentire un mostro solo al pensiero di sentirti in diritto di fare qualcosa senza essere insieme al tuo frugoletto... Ma il frugoletto sta benone, si diverte alla grande, è già innamorato di tata Giulia. E sei tu che devi fare i conti con te stessa. Sei già sotto fiori di Bach, ok. La scelta di lavorare da casa, lanciandoti in una grandiosa avventura, è più di un progetto ormai. Finalmente hai trovato la tua strada, quello che vuoi e sai fare veramente. Grazie a un marito che ti dice "non importa quanto ci vorrà, questo è quello che devi fare", grazie al suo lavoro che tra alti e bassi comunque ci fa andare avanti, grazie al sostegno delle famiglie che in molti casi è fondamentale anche per pagare qualche conto, sei qui. E se le tue mani tremano un po' quando in una di queste mattine ti trovi davanti al tuo amato foglio bianco, è solo per l'emozione. Perciò vivila questa avventura, non smettere di crederci, ringrazia chi ne fa parte. Lo dico a me. E lo dico a voi.