Magari mi conosci già da un po’ e sai tutto delle Sagomille
e delle Minimé. Ma magari ti imbatti nel mio blog per la prima volta, e allora
ti voglio raccontare una storia. Che anche a me serve per tirare le fila, e
capire come sono arrivata qui.
Succede che mi viene voglia di dare vita ai miei disegni, che non mi basta più vederli
sulla carta, e che mi salta in mente di creare qualcosa che possa essere
indossato, portato sempre con sé. Ferma non ci so stare, e appena questa idea
si affaccia alla mia mente, mi metto alla ricerca febbrile di tecniche, idee,
possibilità per concretizzare quello che ho in testa. Il primo step, il primo
amore, sono le collane composte da basi in metallo e cabochon in vetro che
consentono di incastonare al loro interno la stampa di un’illustrazione. Yeeee,
mi sono detta, ho trovato proprio quello che cercavo. La prima linea che ho
creato con questa tecnica era un po’ grezza, le basi forse dozzinali, ma sono
piaciute tanto subito, tanto che continuo a produrle con le illustrazioni che
via via realizzo, e con materiali più curati e più belli.
Però non è ancora abbastanza.
Io le mie donnine le voglio proprio vedere “vive”, staccate dalla carta,
compagne da portare in giro, con cui giocherellare mentre si portano appese al
collo. Dopo una breve incursione nel mondo del polyshrink, che mi ha dato più
grattacapi che altro, scopro il legno. Uno dei più bei regali che mi sia mai
fatta è il traforo elettrico, e da lì si aprono infinite possibilità: le mie
Sagomille (il nome è una fusione tra la parola “sagome”, in quanto sagome in
legno, e “mille”, per evocare le tante possibilità) diventano pesci, origami,
cactus, fenicotteri, casette, mongolfiere, e naturalmente figure femminili.
All’inizio pensavo che creare bamboline con caratteristiche diverse tra cui le
clienti avrebbero potuto eleggere la propria migliore amica sarebbe stato
divertente, ma poi mi sono arrivate le prime richieste per soggetti fatti
proprio a somiglianza delle clienti, o delle destinatarie di un regalo. Così,
in due parole, sono nate le Minimé: il nome dice tutto, sono delle mini
riproduzioni stilizzate che creo con le caratteristiche del soggetto che le
indossa.
E ora? Ora è di nuovo il momento di rinnovare, e quindi stanno
nascendo le Minimé 2018. Si differenzieranno dalle precedenti in pochi ma significativi punti.
Le dimensioni: saranno un pochino più piccole, alte circa 8/9 cm e con uno spessore di 3 mm.
Il disegno: il lato B scompare, o meglio non sarà più
dipinto come prima, ma sarà uno sfondo su cui scrivere le tue parole magiche,
una frase, una parola, qualcosa di significativo per te.
I soggetti: in passato ho fatto di tutto, Minimé enormi e
poco portabili con mamma + bambini + cane, ragazzine con strumenti musicali in
spalla, perfino una ragazza con una lontra attorno al collo. Tutto molto bello
e divertente, e sono felice di aver accontentato le clienti, ma c’era un ma: il
risultato finale, a volte, non mi convinceva del tutto. Anche se la cliente era entusiasta,
creavo qualcosa che non avevo voglia di mostrare, che mi faceva domandare “ma io
davvero indosserei quest’affare?!” Risultato: non lo farò più.
A costo di dire
qualche no, di scontentare qualcuno, per le Minimé come per gli altri lavori
sono diventata più selettiva. Da adesso in poi quindi le Minimé saranno sì
personalizzabili, ma solo per i punti che trovi nella scheda che ti invio
quando ne richiedi una, ovvero ti chiedo come vuoi che faccia capelli, occhi,
abiti, accessori, colori, scritta sul retro. Stop. Ovviamente se hai delle
richieste particolari posso accontentarti, ma solo se la cosa mi convince, se
credo che il lavoro finale sarà qualcosa che renderà felice te e orgogliosa me
di averlo fatto. Altrimenti ti spiego cosa per me non funzionerebbe, e perché
non sono io quella giusta per dare forma alla tua idea.
In questo momento sto lavorando alle prime tre Minimé 2018, e presto sarà possibile richiedermi la tua. Se vuoi essere sicura di sapere quando, iscriviti alla mia newsletter, ci sarà una sorpresa per il nuovo lancio!